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Con la Madonnina del Duomo e il biscione visconteo, altro simbolo di Milano è il Castello, che sorge sulla piazza omonima. Data di nascita del primo nucleo: 1358 -1368, ai tempi di Galeazzo II Visconti. La fronte del Castello è dominata dalla torre detta del Filarete. La residenza abituale dei castellani era la così detta Corte Ducale, un susseguirsi di sale riccamente affrescate e decorate. Il Castello, oggi, accoglie mostre, biblioteche, archivi ed un articolato compesso di esposizioni museali.
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E' per antonomasia "la Galleria", "il salotto di Milano". La costruzione (1865-1877) è opera dell'architetto Giuseppe Mengoni, che al termine della costruzione vi trovò la morte. A forma di croce, ha i bracci che si incrociano in un ottagono in ferro e vetro; è lunga in direzione nord-sud 196 metri, e in direzione est -ovest 105,50 m., larga 14,50 ed alta 21, con una "punta" di 47 metri al vertice della cupola centrale. In Galleria aprono le loro vetrine, ristoranti, bar, caffè, librerie, negozi di abbigliamento che richiamano milanesi e turisti.
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La sobria costruzione sorge su un lato di Piazza della Scala. al cui centro è il monumento a Leonardo da Vinci, opera dello scultore Pietro Magni (1872). Attorno al basamento sono le statue di quattro discepoli di Leonardo: Cesare da Sesto, Andrea Solari, Giovanni Antonio Boltraffio. Marco d'Oggiono. Di grande interesse è il vicino Museo Teatrale della Scala (indipendente dal Teatro), importante raccolta di cimeli di storia dello spettacolo. Sul lato verso via Filodrammatici, nel 1955 è stata costruita la Piccola Scala.
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Tra Piazza Mercanti e Via Mercanti, immediatamente a ovest di Piazza Duomo, un gruppo di edifici offre uno splendido esempio dello sviluppo dell'architettura civile milanese dal Medio Evo al Seicento. In Piazza Mercanti sorge il Palazzo della Ragione o Broletto Nuovo, l'edificio più insigne della Milano dell'epoca comunale. Fu costruito nel 1228 ed è formato da un pianterreno sopraelevato, aperto da tre file di arcate, e da un piano superiore ornato di trifore.
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Complesso di S. Michele ai Nuovi Sepolcri, detto anche Foppone dell'Ospedale o Rotonda della Besana. La Rotonda è l'opera più originale del Settecento milanese. È di singolare architettura: attorno alla chiesa a quattro braccia con l'ottagono centrale sormontato da una cupola, si svolge con armonioso ritmo un porticato a pianta curvilinea. La costruzione dell'edificio, adibito a Chiesa e Cimitero, avvenne tra il 1713 e 1725. Oggi la Rotonda, dopo i lavori di restauro eseguiti dal Comune, è sede di manifestazioni d'arte.
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Nell'interno dell'Università Cattolica del Sacro Cuore (Piazza S. Ambrogio) si trovano due incantevoli chiostri di impronta bramantesca. L'uno è di ordine dorico, l'altro di ordine ionico (realizzato da Cristoforo Solari fino al 1513), e in entrambi le agili arcate montate su snelle colonne offrono una mirabile purezza di linee e un'eleganza priva di fasto.
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Nel 1138 sull'area attuale sorgeva il Broletto Vecchio, l'antica sede comunale. Il palazzo divenne poi dimora del Torriani, dei Visconti, e subì vari rimaneggiamenti al tempo degli Sforza. Vi abitarono i governatori spagnoli e l'arciduca Ferdinando d'Austria, che ordinò a Giuseppe Piermarini, l'architetto della Scala, il rifacimento di parte del palazzo. Attualmente è sede di musei e di esposizioni temporanee.
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Già appartenuto agli Arese, passò ai Litta che lo fecero ampliare nel 1700 dall'arch. B.Bolli sulla costruzione del Richini (1648). E' noto per le feste datevi da Maria Teresa e da Eugenio Beauharnais. Gli stili predominanti sono il barocco e il rococò. Il cortile è secentesco a colonne binate; lo scalone a tenaglia è davvero scenografico; il giardino è chiuso da una cancellata attribuita al Piermarini. Prezioso, un ben conservato appartamento stile Luigi XV.
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La maestosa e vasta costruzione, di originario impianto seicentesco, fu ampliata in forme neoclassiche alla fine del Settecento da Simone Cantoni. La facciata, a tre ordini di finestre, è interrotta al centro da una loggia, coronata da timpano su colonne e pilastri. Attualmente vi ha sede il Circolo della Stampa.
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A due passi da Piazza della Scala, risiedono otto personaggi: sono gli otto colossi, detti "omenoni" scolpiti da Antonio Abondio, che ornano la facciata del palazzetto di Leone Leoni, scultore di Carlo V e di Filippo II: l'artista se l'era costruita come propria abitazione verso il 1565, quando si stabilì a Milano dopo una vita avventurosa che lo aveva visto, oltre che alle corti dei re, anche ai remi delle galere. L'edificio conserva le tipiche forme del tardo Cinquecento e l'elegante piano nobile a contrasto con il pianterreno, sul quale risaltano plasticamente le grandi cariatidi.
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